…può mai essere, quella che si promuove con acrobatiche coreografie a metà tra Broadway e Bollywood, fischi da scaricatore di porto, canzonette anni Sessanta, profluvio di sorrisi entusiasti? Evvabbè che quello bancario-assicurativo è uno dei settori più ambiti e temuti dalle agenzie pubblicitarie, e che inventarsi qualcosa di diverso e memorabile è sempre più difficile, ma se siamo arrivati a tali livelli di demenza allora perché non proporre anche uno spot con sportelliste che fanno la lap dance e sportellisti-spogliarellisti alla California Dream Men? (Cari direttori creativi subito all’erta, ci vedrei bene un claim del tipo: Spogliatevi dei vostri averi!©; alternativa, rivolta ad un target sofisticato-intellettuale: Scoprite il Tasso Nudo!©, corredati dagli esclamativi di default, ovviamente).
Insomma, non credo che in tempi di crisi-crisi-crisi le famose, abusate casalinghe di Voghera siano tanto propense ad unirsi alle danze; il rischio, semmai, è che preferiscano spot (e sportelli) di banche medio…cri, ingessate, contrassegnate da striscianti, inquietanti presenze che tracciano circoli in Eterni Deserti. (Niente link oggi: chi ha ‘capa’, capisca.)
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