Archive for giugno 2009

Buona Estate

12 giugno 2009

Loscopriremosoloscrivendo va in pausa, estiva e di riflessione. A mo’ di augurio e saluto, lascia a lettori fedeli e passanti occasionali le scombinate tracce musicali di un’ideale compilation in progress, nata da una delle ossessioni più longeve e positive della sua autrice. I link ad autori e canzoni al momento non ci sono: ci si divertirà a metterli, con calma e con cura (che al momento bisogna riservare ad altre occupazioni), tra un tuffo e l’altro nella Rete. Ciao!

P.S.: anche al naming di questa compilation si dovrà pensare, un giorno o l’altro… mannaggia alla deformazione professionale!

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Verso Sud – Negrita
Sapore di Sale – Gino Paoli
Onda su Onda – Paolo Conte
Mare mare mare – Luca Carboni
A Wonderful Summer on a Solitary Beach – Franco Battiato
Ho scritto T’Amo sulla sabbia – Franco IV e Franco I
Il mare d’inverno – Enrico Ruggeri/Loredana Bertè
Com’è profondo il mare – Lucio Dalla
Spiagge – Renato Zero
Creuza de Ma’ – Fabrizio De Andrè
Il pescatore – Fabrizio De Andrè
Pescatore – Pierangelo Bertoli/Fiorella Mannoia
Finché la barca va – Orietta Berti
Titanic – Francesco De Gregori
Ma dove vanno i marinai – Lucio Dalla/Francesco De Gregori
Tropicana – Gruppo Italiano
Abbronzatissima – Edoardo Vianello
Odio l’estate – Sergio Martino
C’è un uomo in mezzo al mare – Trio Darling
Vamos a la Playa – Righeira
Voglio andare al mare – Vasco Rossi
Il mare verticale – Paolo Benvegnù

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Fiocco Rosa alla Rinascita

6 giugno 2009

Ennesimo invito last minute, diretto stavolta a chi si trovasse a transitare nel Piceno. Da sei mesi il libro è sempre quello, le compagne di strada pure, ma l’emozione della presentazione resta intensa, immutata come la prima volta: oggi pomeriggio alle 18 saremo ospiti di questa libreria, nella città di chi a suo tempo mi segnalò l’esistenza di un certo concorso letterario, segnando così l’inizio del mio percorso di autrice.

Ap-profit-tatori

5 giugno 2009

Ormai lo sanno pure le pietre che il giornalismo è in crisi, che i laureati in Scienze della Comunicazione sono troppi, che lavorare con le parole non paga, o paga poco: insomma, dovrei esserci abituata, a leggere annunci del genere (il quarto dall’alto, quello intitolato “Viva la radio!”).
E invece no, ogni volta mi indigno: specie quando li mettono su testate rinomate e se ci mettono il cosiddetto “terzo settore” di mezzo.