Al MaRT di Rovereto, perso nella moltitudine di opere della sezione “La magnifica ossessione”, un suggestivo, straniante, beffardo, (e)scatologico monito sulla vanità di tanti egotistici sforzi.
Visione consigliata tanto a workaholics integrati in piena ascesa, quanto a reietti “avanzi di carriera” in caduta libera.
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