Le cassettiere scrigni ordinati di caratteri fin troppo mobili, la composizione a mano con il piombo che ti macchia le dita, le lotte (col compositoio prima, col telaio poi) per spaziare, giustificare e bloccare un testo, gli inchiostri vischiosi che bucano l’olfatto, le spatole ferrose per impastarli, e la prova decisiva: quella del torchio… i miei cinque anni nei laboratori dell’Istituto d’Arte, sezione Stampa, rivissuti in un minuto o poco più.
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